Mi chiamo Hordjedef
“Ho visto il fabbro al suo lavoro, alla bocca della sua fornace: le sue dita sono come di pelle di coccodrillo”,
“ogni falegname tiene lo scalpello, è più stanco dello zappatore: il suo campo è il legno, la sua zappa il bulino di rame”,
“il lavandaio lava sulla riva: il suo vicino è il coccodrillo; egli scende nell’acqua pericolosa e non può allontanarsi dal suo posto”.
Queste parole fecero nascere qualcosa in me che dura tutt’ora. Quando a scuola ascoltai quelli che poi capii che erano gli insegnamenti di Kheti ne fui subito catturato! Sicuramente la mia passione per l’antico Egitto è nata in quel momento.
Nella vita ho studiato altro ma ho sempre coltivato questa passione che mi ha portato a imparare a leggere l’antica lingua egiziana scritta nei caratteri geroglifici; in questo modo posso leggere direttamente i testi che vedo nei musei o sui libri. Alcune traduzioni sono più difficili e richiedono tempo, per questo ho deciso di raccoglierle in un sito che potesse essere utile ad altri appassionati come me per confrontarsi o a semplici curiosi.
Come ho detto non sono un egittologo, dunque se notate errori o inesattezze perdonatemi!
Lo scopo di questo sito è divulgare la lingua di questa affascinante civiltà, continuare a migliorarmi per diventare un buono scriba poiché:
“È utile per te ogni giorno a scuola, dura per l’eternità il suo lavoro, come una montagna”.