La stele di Penniut , oasi di Kurkur

Fonte immagine: Articolo originale.

Lunetta lato destro

Il dio perfetto, signore delle due terre, signore delle corone Nebkheperura Tutankhamon dotato di vita.

Lunetta lato sinistro

Khnum, signore delle cateratte, primo di Senmut, dio grande, signore dell'occidente.

In basso a sinistra

Nebkheperura, signore del (forte) braccio.

Corpo della stele, lato destro

Il sovrintendente dei due granai, Penniut

Il principe di Duatneferet Penniut

Il luogotenente di Nubia Penniut

Lo scriba Penniut

Testo geroglifico, translitterazione e traduzione

Corpo della stele, lato sinistro

Il sovrintendente della fortezza Penniut dice al Medjay che mostra la via (?) per la


fortificazione occidentale (egli dice): "cosa è questo tuo non andare a mostrare la via per la fortificazione 


del faraone v.p.s da ieri? Non conosci la determinazione del figlio del re


Huy nel rendere efficiente la fortezza del faraone v.p.s?  No! Poni il faraone v.p.s. nel tuo cuore 


o morirai!" Risponde il Medjay: "Moltissimi sono i quattro iteru


da percorrere che io


faccio quotidianamente; cinque (viaggi) a salire


e cinque a discendere. oh


non fare in modo che io sia sostituito con un altro".


Commenti

Di questa stele esistono solo alcuni disegni i rete.

Faccio notare il terzo titolo di Penniut a cui fa seguito il nome senza determinativo ovvero determinato dalla grande figura dell'ufficiale a destra della stele. 

Il compito che il medjay ha fallito, ovvero il termine "mostrare la via" è molto congetturale. Come spiegato nell'articolo originale, il termine TAy a non è stato ritrovato altrove. il termine isolato TAy può voler dire "localizzare" "tracciare" (un percorso?) ma l'associazione col simbolo D36 (braccio)  è anomala, forse allude ad una forma di scorta armata?  AL momento non è possible arrivare ad una risposta univoca.


Ringraziamenti

Anche questa stele è stata tradotta con l'aiuto dell'amico e maestro Nico Pollone che, ancora una volta, saluto e ringrazio. 


Per approfondire

Articolo originale della stele: https://www.jstor.org/stable/25152884