I vasi della testa, parte 3

Trascrizione in geroglifico, translitterazione e traduzione
Ebers (99,14 - 99,17)

RIGUARDO AL MOTIVO PER IL QUALE LE ORECCHIE DIVENTANO SORDE*: sono due i vasi che fanno questo, quelli che portano alla

cavità dell'occhio. ALTRA CONSIDERAZIONE riguardo al motivo per il quale le orecchie diventano sorde:

è questo: è ciò che si trova nelle vicinanze dell'uomo con l'acufene; ciò che fa in modo che questo venga interrotto nell'uomo

è trattenere il respiro.
Nota:
* hr=s: nome di partecipante indiretto (vedi commento sotto).
Commento
Il verbo idi (3-inf) "diventare sordo" qui si trova reduplicato al participio imperfettivo, nel primo caso al femminile (ciò che, le cose che rendono sorde…), nel secondo caso come aggettivo del pronome nw (questo, quello che). Il simbolo F21 (l'orecchio bovino) compare come determinativo del verbo e come ideogramma raddoppiato al duale (da qui le tre orecchie in fila).
Il termine hr=s è molto difficile da interpretare e mette in difficoltà anche testi "blasonati". Letteralmente "sotto ad essa" o "sotto a cio" o "sotto a questo" è, quasi sicuramente, un nome di partecipante indiretto (vedi Grandet-Mathieu p. 471); dunque letteralmente sarebbe "riguardo a ciò che rende sorde le orecchie sotto a ciò", secondo me interpretabile come "riguardo alla causa che rende sorde le orecchie" o "riguardo a perché le orecchie diventano sorde".
Notare la PPN n3 pw : "è questo!"
Il termine m3’.wy col determinativo H2 è traducibile come "tempie" (un termine alternativo a quello visto in precedenza); tp-m3’.wy, tuttavia, è traducibile (Vygus p.35 ma anche Faulkner p.297) come "ciò che è intorno a (qlcs)", ho preferito questa seconda ipotesi, come se la sordità temporanea fosse dovuta ad entità intorno al malato.
Il termine nššw è traducibile come "tinnito", "fischio agli orecchi" (Vygus p. 1363; in medicalese "acufene"); ho interpretato ḥsq "tagliare, decapitare"(Vygus p. 2249) come "dare un taglio al disturbo" e dunque farlo passare, interromperlo.
L’ultima frase è costruita con lo schema wmn⁓ḫr=f, di solito questa costruzione si trova in apodosi di frasi che iniziano con ir (se) e si traduce con "allora", nella conseguenza se farà questo, allora succederà quest’altro (quindi se si vuole far passare l'acufene, allora se deve trattenere il respiro). Qui non è introdotta da una causale e dunque, forse, serve ad enfatizzare il concetto, forse da intendere "se vuoi farlo passare allora deve tenere i propri respiri per se".