Anubi
Il nome di Anubi è scritto prevalentemente in geroglifici fonetici monolitteri seguiti dal determinativo. Spesso si trova solo il determinativo del cane seduto sull’altare in funzione, in questo caso, di ideogramma. Gli epiteti si riferiscono tutti alla funzione funeraria.
Titoli ed epiteti del dio Anubi
Ricordo che esistono molte varianti grafiche dei singoli epiteti.
(Colui che è) Sulla sua montagna
Questo epiteto si riferisce al fatto che la mummia durante il rito dell’apertura della bocca veniva posta in verticale su una montagnetta di sabbia che faceva da piedistallo.
Signore della terra sacra
Anche nella forma “Colui che presiede la terra sacra”.
La terra sacra è la necropoli; Anubi la governa.
Colui che è nella bendatura
wt viene tradotto come “bendatura” (sempre per riferirsi al ruolo nell’imbalsamazione) ma non c’è comune accordo fra gli egittologi. Alcuni preferirebbero “Colui che è nel sarcofago” o “Colui che è nella nebride” o “Colui che è nella placenta” per sottolineare il passaggio a nuova vita del defunto.
Colui che presiede il padiglione divino
Il “padiglione divino” era una struttura mobile (una tenda?) che veniva allestito al di fuori della tomba durante l’inumazione. Tale epiteto enfatizza la funzione di Anubi come dio dell’imbalsamazione.
Signore di Rosetau
Rosetau era la dimora dei defunti a Menfi nonchè una delle porte sacre per accedere al tempio di Osiride a Herakleopolis.
Signore dell’eternità
O, meglio, signore dell’ eternità ciclica nḥḥ.
Colui che governa l'eternità
O, meglio, colui che governa l’ eternità lineare ḏ.t.
Bibliografia
Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto, vol.I, Ananke, Torino, 2011.