Tomba di Nebamun, scena dei mandriani

Fonte immagine: Wikipedia CC BY 4.0

Testo geroglifico e traduzione

"Vieni! Avanza e non parlare al cospetto del favorito!

La cosa che lui detesta sono le persone che parlano. Lui agisce correttamente

e non sarà negligente su nessun rapporto. Separa [la mandria] in silenzio ed in ordine!

Lui non agirà secondo il volere delle persone e sa tutto ciò che succede. È lo scriba contabile delle granaglie di Amon, Nebamun".


Decscrizione

La scena è corredata da un'iscrizione che corrisponde alla frase pronunciata da uno dei mandriani. In fondo è uno dei primi fumetti della storia. 

Come interpretare il discorso del mandriano:

Questa è la mia interpretazione personale: tutto il discorso è da intendersi come pronunciato da un mandriano "capo" ad un suo sottoposto; le parole pronunciate esaltano le qualità di Nebamun in quanto funzionario contabile.

Innanzitutto fare silenzio; lui odia le persone che parlano troppo (come dargli torto!), immaginiamoci il caos di un conteggio di una mandria, se tutti i mandriani cominciano ad urlare fare i conti diventa difficile; quindi si deve stare zitti e procedere con ordine anche nella separazione dei capi di bestiame (per il conteggio).

Ci sono poi riferimenti (secondo me) all'onestà del funzionario; probabilmente anche all'epoca esistevano "furbetti" e tentativi di corruzione; ecco che il mandriano dice che Nebamun è onesto, non è corruttibile in quanto "non è negligente su nessun rapporto" (ovvero non comunicherà il falso ai suoi superiori) e "non farà ciò che vogliono le persone" (le persone vogliono, ovviamente, dichiarare al ribasso per pagare meno tasse), infine non è uno che puoi imbrogliare facilmente perché "sa tutto quello che succede".

Quindi Nebamun è un eccellente funzionario, né corruttibile né imbrogliabile.


Nota personale

6/12/2024: Quel dannato ḥr n(y) r(m)t mi ha bloccato per anni e la mia traduzione era un po' rabberciata. Dopo quasi cinque anni ho finalmente capito come tradurre l'ultima frase; la mia "illuminazione" si chiama "Ptahhotep (6:10)"! Traducendo l'ultima frase ho capito il resto del discorso che adesso è (nella mia testa) molto più organico. 

Grazie Ptahhotep!

(Grazie anche al Prof. Livio Secco che lo ha tradotto e pubblicato nel suo quaderno di egittologia!)