Breve storia della scrittura geroglifica
Ovvero punti salienti sull'evoluzione della lingua egiziana e scrittura geroglifica.
Predinastico: primi segni geroglifici che indicano i personaggi delle raffigurazioni, lo ieratico si sviluppa parallelamente al geroglifico.
Dinastia 0: primi segni geroglifici indicano i nomi di sovrani, prime attestazioni del Serekh
Aha (I Din): prima attestazione del titolo nb.ty
Den (I Din.): nella placca per i sandali di questo re compaiono le prime piccole frasi complete: tm sn: "li fa cessare" (uccide?, sconfigge?, essi non devono esistere?) e sp tp sḫ(?) j3b.t: "prima volta di sconfiggere oriente".
Den (I Din.): compare il titolo ny-sw.t bity; usato saltuariamente dai successori. Diventa comune alla fine della II din.
Djoser (III Din.): prima attestazione della formula "dire parole" o "parole dette":

Il Serekh di Narmer (I din.)

III Din: immagini di privati accompagnate da nome e titoli.
Snofru (IV Din.): primo uso del cartiglio:


IV Din: prima attestazione della data anno/mese-stagione/giorno.
Djedfra (IV Din): prima attestazione del titolo s3-r' verrà abbandonato dai sovrani successivi.
Seconda metà della IV Din. (dopo il regno di Cheope): prima attestazione della formula di offerta ḥtp d n(y)sw.t.
V Din: prime attestazioni dell’appello ai viventi.
V Din: prime attestazioni del termine per-aa "la grande casa" per riferirsi al palazzo del faraone.
V Din: durante il regno di Djedkara Isesi vengono redatti gli "Insegnamenti di Ptahhotep".
Unis (V Din.): nuova attestazione del titolo s3-r’:

Meribra Kheti (IX Din.): uso del s3-r’ fuori dal cartiglio:

Mentuhotep II (XI Din.): questo re adotta la titolatura completa standard. Dopo di lui verrà adottata da tutti i sovrani successivi.
XII Din: fioriscono le opere letterarie.
II periodo intermedio: il nome ny-sw.t-bity identifica il sovrano come nome principale, in particolare diviene il nome con il quale il sovrano è identificato all'estero.
XVIII Din: si afferma il neo-egiziano (probabilmente all'inizio era un dialetto di Tebe). Il medio egiziano rimane come lingua liturgica.
XVIII Din: durante il regno di Thutmose III viene utilizzato il termine per-aa per riferirsi al sovrano e non solo al palazzo reale.
XXI Din: il termine per-aa, che in precedenza designava il palazzo del re (comunque già attestato dalla V din.), inizia ad essere utilizzato con continuità nella titolatura regale designando il re stesso. Verrà tradotto dai greci come “faraone”.
XXV Din: nel basso Egitto si sviluppa il demotico.
394 d.C: nel tempio di Philae viene inciso il il graffito di Esmet-Akhom, è l'ultima iscrizione geroglifica nota.