Osiride

Divinità funeraria per eccellenza, il suo culto dilaga nel medio regno, quando diventa la divinità principale di Abido. Famosissima la sua storia della disputa col fratello Seth che porta alla sua uccisione ed alla vendetta eseguita dal figlio nato postumo Horus. L’origine del dio è da ricercarsi nello sviluppo della sovranità nella preistoria, purtroppo andata del tutto perduta. Alcune ipotesi pongono questa storia come una effettiva guerra per la successione della regalità o come una metafora di una secessione del Basso Egitto; in questo contesto Iside ed Osiride sarebbero antichi re divinizzati. Osiride era anche associato con l’agricoltura, in relazione col padre Geb dio della terra, con la piena e le inondazioni del Nilo (a tal riguardo esiste una storia di un suo annegamento nel Nilo che viene in tal modo reso “donatore di vita”) e con la sua natura di divinità ctonia.

Il nome translitterato wsir ma anche 3sir può essere interpretato come “dai molti occhi”, “il potere e la potenza del bulbo oculare”, “il creatore del trono”. Il nome viene scritto con varie grafie che si succedono nel tempo, utili per la datazione delle stele.


Titoli ed Epiteti di Osiride

Anche i titoli di Osiride sono utili per datare le stele.

Colui che è davanti (a capo) degli Occidentali

khenti-imentyw, anche Kenti-Amentiu; "Colui che è davanti (a capo) degli Occidentali", questi ultimi sono i defunti. Khenti-Amentiu era un’antica divinità indipendente, raffigurato come una divinità dalla testa di sciacallo ad Abido nell'Alto Egitto, che sorvegliava la città dei morti.

Khenti-Amentiu è attestato precocemente ad Abido, forse anche prima dell'unificazione dell'Egitto all'inizio del periodo protodinastico (circa 3100-2686 a.C.). È probabilmente nel Medio Regno che si diffonde il culto di Osiride e la città di Abido viene consacrata al dio in quanto luogo di sepoltura dei primi faraoni, la città sarebbe, per tradizione, il luogo dove riposa il corpo stesso di Osiride. Il dio Khenti-Amentiu viene dunque assimilato ad Osiride e, successivamente, il nome diventa un titolo di Osiride.


Signore di Abido

"Signore di Abido", collegato al precedente richiama la sua podestà sulla sacra città di Abido, capitale dell’VII distretto dell’Alto Egitto.


Signore di Busiris

"Signore di Busiris". Inizialmente consacrata al dio Anditi, con la diffusione di Osiride la città fu consacrata a quest’ultimo ed il nome di Anditi scomparve. Il nome greco della città deriva da per-wsiri (la casa di Osiride), in egiziano era Djedu.


Per sempre perfetto

wnnefr, Unnefer, "Per sempre perfetto", "il dio dalla durata infinita", "la cui essenza è la perfezione".


Signore vivente delle due terre

Neb ankh tawy, “Signore vivente delle due terre”, allude al fatto che ha vinto la morte.


Colui le cui narici vivono

fnD=f ankh, "Le sue narici vivono", "egli respira (ancora)"; epiteto interessante anche questo alludente alla vittoria sulla morte.


Dio Grande

Ntr Aa, “Dio grande”, questo epiteto diventa comune dall’inizio della XII dinastia.


Signore dell’eternità

O, meglio,  signore dell’ eternità ciclica nḥḥ. 


Colui che governa l'eternità

O, meglio,  colui che governa l’ eternità  lineare ḏ.t.