Come datare una stele

Ovvero come avere un'idea della datazione di una stele.

Breve storia della formula di offerta

Dalla IV dinastia compaiono le false porte con formule per assicurare al defunto i beni necessari nell’aldilà; le stele ne ricalcano lo stile ed inizialmente sono un elenco di generi alimentari, il dio invocato è Anubi, appaiono in questa forma:

Seguita dalla formula "una buona sepoltura".

In seguito la formula perde la seconda d senza però mutare il significato e risulterà così scritta:

Successivamente compare nelle tombe, accanto alla richiesta delle offerte, anche una formula particolare: l'appello ai viventi. Con questa frase rituale il defunto si rivolgeva direttamente ai passanti e chiedeva loro di compiere i riti per poter rivivere nell’aldilà.

Per completare il discorso sull’evoluzione della formula delle offerte bisogna andare alla fine del Primo Periodo Intermedio. In questa epoca tale formula, dopo una lenta evoluzione, si codificò in maniera stabile e, con qualche inevitabile variante, rimase pressoché inalterata per tutta la storia egizia.

Rispetto alla versione più arcaica ci sono alcune differenze principali:

  • Osiride, corredato da una serie di epiteti, sostituisce Anubi come divinità principale (Anubi tuttavia comparirà ancora sporadicamente dopo Osiride);
  • si imporrà Upuaut, anch’esso, come Anubi, dio dall’aspetto di sciacallo.
  • l’offerta richiesta non consiste più in una "bella sepoltura", ma in una serie di mezzi di sussistenza (pane, birra, buoi, uccelli, stoffe, vasi di unguento, ecc. spesso espressi in migliaia) per poter vivere nella vita ultraterrena.
  • la richiesta di offerte che nel periodo più antico è rappresentato per lo più sulle pareti delle tombe, in quest’epoca viene costantemente incisa su stele che in gran numero possiamo ammirare nei vari musei sparsi per il mondo.

Il periodo che si considera per questi reperti comprende la seconda parte dell’XI dinastia ed arriva sino al Secondo Periodo Intermedio. In queste stele, come regola generale, veniva impiegata la formula della richiesta delle offerte, e saltuariamente anche l’appello ai viventi.

Solo nell’XI dinastia, viene introdotta una nuova espressione che viene definita come "formula di Abido", la quale consiste in una serie di invocazioni e di richieste rituali per giungere in pace al "bell’occidente" ed essere accolto benevolmente dai "grandi di Abido".

Caratteristica delle stele del Medio Regno è che riportano, oltre al nome del titolare, anche l’elenco dei parenti (talvolta numerosi), per cui si assiste ad una, talvolta lunga, enumerazione: la moglie, i figli ed i genitori. 

Elementi per la datazione della stele

Se non sono presenti riferimenti temporali certi (es. anno di regno del faraone ecc.), la datazione della stele può essere capita dall’evoluzione della formula di offerta.

Fino alla XIII Din la formula viene scritta così:

Dalla XIV Din. così:

Altri elementi che ci danno indizi sulla datazione della stele sono:

  1. Forma grammaticale prt-xrw.

fino alla XI din.: solo prt-xrw;

dalla XII din.: di.f prt-xrw ; di.sn prt- xrw se riferito a più dèi.

  1. Grafia di Osiride.

XI din., inizio XII: c'è il determinativo, di Osiride:

XII din. non compare il determinativo:

dopo Sesostri III il nome di Osiride presenta anche una grafia alternativa:

  1. Titoli di Osiride.

XI din.: nb AbDw, "signore di Abido" (vedi oltre)

nb Ddw, "signore di Busiri" (vedi oltre),

xnty-imntyw, "il primo degli occidentali",

XII din.: sotto Sesostri I oltre ai titoli citati si aggiunge nTr aA, "il dio grande"; alla fine del regno di Amenemhat III si aggiunge nb anx tAwy, "signore vivente delle Due Terre".

  1. Titolo di Osiride: xnty-imntyw, "il primo degli occidentali".

XI din. inizio XII din.: è scritto il determinativo.

XII din.: non è scritto il determinativo.

  1. Designazione del defunto imAx, o imAxw o imAxy, "venerabile"

XI din. e nel regno di Sesostri I: comune;

con Amenemhat II: n kA n imAxw;

dopo Sesostri III il termine imAx scompare

  1. Frase ... anxt nTr im, "... di cui vive il dio"

XI din.: assente;

XII din.; compare per la prima volta con Sesostri I e prosegue fino alla fine della dinastia e oltre.

  1. Frase m swt nbt, "in tutti i suoi luoghi".

XI din.: la frase è tipica di questa dinastia

XII din.: rari esempi, poi scompare rapidamente.

  1. Offerta di incenso (snTr) ed olio (mrH.t):

XI din.: assente

XII din.: compare in questo periodo e diventa più frequente verso la fine della dinastia.

  1. Il geroglifico del papiro arrotolato (Y1) cambia grafia tra la XI alla XII dinastia:

10. Il titolo nbt pr, "signora della casa", portato da personaggi femminili:

XI din. assente.

XII din, compare a partire dal regno di Amenemhat III

11. Grafia del termine Ddw (Busiris):

XI-metà XII dinastia

XI-inizio XII dinastia

dalla tarda XII dinastia in avanti

12. Grafia del termine AbDw:

Fino alla XII dinastia:

Dalla XIII dinastia viene scritto senza il determinativo di città:

Var.

Nel nuovo regno viene scritto abbreviato:

13. Inoltre:

Dalla fine XII din. in avanti:

- presenza di occhi wDAt

- due sciacalli

- anello Sn

- epiteto wHm anx, "che ripete la vita"

- la frase ddt pt qmAt tA innt apy, "che il cielo dà, che la terra crea, che il Nilo porta"

- titolo di Osiride HqA Dt, "colui che governa l'eternità"


Articolo originale di Franco Brussino su "egittologia.net magazine" n.1 p. 8-15.

Vedi anche M.Collier-B.Manley, Come leggere i geroglifici egizi, Ed. Giunti, Firenze, 2007